SAMUEL CORSO: NEL COGNOME IL DESTINO

Nomen omen. Samuel Corso è uno dei 12 allievi fantini uscito dalla scuola pisana organizzata dalla Società Alfea con il Patrocinio del Masaf. Nato a Cagliari 22 anni fa, dopo dieci anni dedicati all'equitazione, grazie all'aiuto della mamma che lo ha portato all'ippodromo di Villacidro e alla complicità dell'amico Moreno, un operatore ippico che lavora dietro le gabbie, a realizzare il grande desiderio di vedere correre i purosangue. Samuel orgoglioso del corso che si è appena concluso, ci racconta la sua esperienza.
Samuel, chi hai conosciuto in quella circostanza all'ippodromo?
Ho conosciuto Stefano Meattini, allenatore di galoppo che ha scuderia vicino a Follonica in Toscana e mi ha chiesto di provare ad avere un primo approccio con questo mondo. Lui lavora con i cavalli purosangue arabi. Dopo pochi mesi ho lasciato la Sardegna e sono andato a lavorare da lui.
Perché hai deciso di intraprendere questo percorso?
Non sono figlio d'arte, nessuno della mia famiglia ha avuto a che fare con il mondo dei cavalli. Io, fin da piccolo, ne sono stato attratto. Sento che questa è la mia strada.
Perché la tua aspirazione è montare i cavalli purosangue inglesi?
Perché sono più intelligenti anche se il mio cavallo del cuore in questo momento è Mercurio Go, vincente qualche giorno fa a Pisa, un purosangue arabo che qualche volta mi capita di lavorarlo la mattina.
Che esperienza è stata fare il corso?
Seicento ore di corso veramente intense ed istruttive. Dopo 2 mesi di stage sono tornato da Meattini dove rimarrò molto tempo. Ho iniziato la mia esperienza con lui e sempre con lui vorrei concluderla.
Chi sono stati i vostri docenti?
Claudio Colombi, il fantino, che ci ha insegnato come approcciare e montare il cavallo meccanico, Riccardo Pinzauti, un ex gentleman e allenatore che ci ha fatto teoria e un po' di pratica e Michele Italia, un allenatore che ci ha aiutato ad imparare il regolamento.
Hai dei modelli a cui ti ispiri?
Dario Di Tocco, che ha fatto il nostro stesso corso, mi piace la grinta che ci mette in gara, il mitico Frankie Dettori e poi Salvatore Sulas per la sua impostazione sul cavallo.
Cosa ti attrae del mondo delle corse?
Ho provato durante l'esame pratico un'emozione enorme a presentarmi al tondino per parlare con l'allenatore e poi la sgabbiata mi piace tanto. Partire come un proiettile e spingere nei metri finali per provare a vincere è semplicemente fantastico. Amo la velocità e non ne ho paura.
La tua famiglia che cosa ti ha detto quando sei stato promosso al corso?
Erano molto contenti. Sapevano che ce l'avrei fatta fin da subito. Io invece ero un po' titubante ma alla fine ho raggiunto il mio obiettivo.
Qual è la tua ambizione?
Essere il migliore di tutti in corsa e mantenermi umile nella vita.