Razze

Cavallo Trottatore

Le origini del trottatore risalgono alla seconda metà del XVIII secolo, ma cominciano ad essere documentate solo agli inizi del 1800. Il Trottatore é un cavallo solido dalla corporatura robusta, di tipo ‘dolicomorfo’, con mantelli vari che richiamano alle razze originarie, provenienti da vari Paesi: la Dole Gudbrandsdal (Norvegia), la Orlov (Russia), la Svedese Nordien (Svezia), il Trottatore Americano (USA), il Trottatore Francese (Francia) e il Trottatore Metis (Russia).
Il Cavallo Trottatore ha velocità e fondo, è equilibrato ma anche nevrile, ha il collo lungo e muscoloso, la spalla lunga e inclinata, gli arti lunghi e forti, l’avambraccio lungo, lo stinco breve, la pastorale di giusta inclinazione. Il tronco presenta un petto ampio, un torace largo e profondo, una linea dorso lombare lunga e dritta e una groppa assai muscolosa.
Ha un’andatura saltata in due tempi. II cavallo muove in maniera sincronica prima l'anteriore destro e il posteriore sinistro, poi l'anteriore sinistro e il posteriore destro, o viceversa.

Nelle corse al trotto il cavallo trottatore è agganciato al sulky, un moderno "calesse" a due ruote del peso di 15 - 25 Kg., (in origine si chiamava "sediolo" e arrivava a pesare anche 300 Kg.) su cui si siede il guidatore (driver). La prima corsa con protagonisti i cavalli trottatori è stata registrata negli Stati Uniti, a New Haven, il 18 giugno 1806. In Italia la prima corsa di trotto è datata 22 agosto 1808 e si è disputa al "Prato della Valle" di Padova. Per quanto riguarda le corse ufficiali, in ambito europeo il primato va alla Francia, dove le prime prove ‘disciplinate’ risalgono al 1836 presso l'Ippodromo di Cherbourg.
Il Cavallo Trottatore viene domato verso i 15 mesi e debutta in corsa a due anni di età, a partire dal mese di luglio. La sua carriera si protrae fino al limite massimo che in Italia è di 10 anni per le femmine e di 14 anni per i maschi. II Cavallo trottatore può disputare più corse in una settimana o addirittura più gare in una stessa giornata, come nel caso dei Grandi Premi che si articolano in più prove o batterie.
Le corse al trotto si distinguono in corse classiche riservate a soggetti della stessa età, corse a invito, condizionate, corse di classe, handicap e corse a reclamare. Nelle corse handicap, il vantaggio concesso dai soggetti migliori si traduce in una resa di metri.