USA: STUDIO DELL'HISA, I CAVALLI "BACK IN TRAINING" PIU' SOGGETTI A POSSIBILI FRATTURE

Secondo uno studio dell’HISA (Horseracing Integrity and Safety Authority) statunitense pubblicato da TDN News, I cavalli, in particolare al galoppo, nelle prime fasi dell'allenamento o quelli che tornano da un lungo periodo di riposo, potrebbero essere a maggior rischio di fratture fatali degli arti anteriori rispetto a quanto riconosciuto sinora. Il portale dell’HISA riporta quindi indicazioni pratiche ad allenatori e veterinari si come prevenire questi infortuni che spesso portano all’abbattimento dell’equino.
Ecco alcuni dati riportati nello studio:
“Le fratture fatali degli arti anteriori prossimali (omerale e scapolare) hanno rappresentato il 15% dei decessi in addestramento segnalati all'HISA dai veterinari regolatori nel 2024.”
“Oltre il 40% dei cavalli che hanno riportato fratture fatali agli arti anteriori prossimali e che sono stati segnalati all'HISA non avevano registrato furlong (frazioni di circa 200 metri n.d.r.) ad alta velocità nei 60 giorni precedenti la frattura.”
“In media, i cavalli con queste fratture hanno percorso solo 12,3 furlong ad alta velocità nei 60 giorni precedenti la lesione.”
“Nello stesso lasso di tempo, i cavalli con fratture omerali percorsero in media solo 5,9 furlong ad alta velocità.”
La dott.ssa Jenifer Durenberger direttrice HISA per la Sicurezza e il Benessere Equino ha dichiarato: “L’obiettivo di Hisa è quello di ridurre sostanzaialmente il numero dei decessi per questa tipologia di infortunio a partire dal 2025. Creare consapevolezza è il primo passo. Il nostro obiettivo è tradurre questa crescente mole di informazioni in linee guida pratiche che possano rendere il nostro sport più sicuro”.