DANIELE FORTUNA, DALL'ENDURANCE AI PUROSANGUE

29/03/2025

Pisa, corso allievi fantini 2025. E' la volta di un ragazzo romano di 20 anni, Daniele Fortuna, che dopo anni dedicati all'endurance, nel settembre 2023, si avvicina al mondo delle corse al galoppo. Non è figlio d'arte. Il padre aveva dei cavalli nel giardino di casa per fare delle passeggiate, ma niente di più. Ha iniziato a collaborare e lavora tutt'ora con la San Paolo Agri Stud a Gennazzano di Roberto Di Paolo.

Daniele, non sei oggi a Capannelle alle corse?
No, ci vado domenica, corrono quattro cavalli di scuderia. Vado a dare una mano all'allenatore Di Paolo.

Alex Scaglia, che abbiamo intervistato ieri, ha detto che siete diventati durante il corso molto amici. Vero?
E' vero, abbiamo molte passioni in comune, molti interessi. Ci sentiamo ancora adesso tutti i giorni per confrontarci sui lavori e come sta andando avanti la nostra esperienza nel mondo dei cavalli. Amici nella vita, speriamo un giorno di diventare dei buoni avversari.

Come sei venuto a conoscenza del corso?
Attraverso il mio allenatore di endurance. Mi sono iscritto e presentato alla selezione. Eravamo una ventina, siamo rimasti in dodici.

In cosa consisteva il test di ammissione del corso promosso dalla Regione Toscana con il Patrocinio del Masaf?
Un test a risposta multipla sia sui cavalli che di cultura generale.

Il corso te lo aspettavi così?
Sinceramente pensavo che ci fosse uno stretto contatto con l'animale, ma alla fine ho imparato tante nozioni che mi serviranno nella professione che sto intraprendendo.

C'è un fantino che è il tuo idolo?
Idoli non ne ho, ma seguo molto volentieri Dario Di Tocco, con il quale ho lavorato insieme a Pisa e per l'estero Marco Ghiani che corre in Inghilterra, un fantino con la effe maiuscola, che vorrei tanto conoscere personalmente.

Che caratteristiche deve possedere il tuo fantino ideale?
Determinazione, la voglia di vincere sempre, spingere fino all'ultimo con “sana cattiveria” e soprattutto la mano leggera.

E la fase della corsa che ti fa sognare ad occhi aperti?
Gli ultimi metri che sai che il palo è vicino. Determinazione a cento e adrenalina a mille.

Più rischioso l'endurance o correre in piano?
Sicuramente in piano. L'endurance è più faticoso.

La tua mamma è in ansia per questa tua nuova avventura?
Più che altro è stata preoccupata quando sono andato a Pisa. Era la prima volta che mi allontanavo da casa. Per il resto è molto orgogliosa di me. La mamma è sempre la mamma.

Ce l'hai un cavallo al quale ti sei affezionato?
Il cavallo che vedi nella foto. Si chiama Solomon King, si trova qui al centro di allenamento. Ha vinto dopo che lo lavoro tutte le mattine. Mi sono emozionato tanto e mi sono sentito coinvolto.

Pensi di avere il carattere adatto per fare il fantino?
A volte sono un tipo emotivo, ma dopo un'iniziale ansia, per esempio quando sono entrato al tondino prima dell'esame, mi è passata tutta l'agitazione. Quando mi sono concentrato è sparita tutta la nebbia dalla testa.

La tua ambizione?
Conoscere e vincere il più possibile e poi mi piacerebbe montare all'estero, in particolar modo in Francia, perché hanno una strategia di corsa particolare. Partono tranquilli e spingono negli ultimi metri.

Se vinci il 17 aprile, al debutto in una corsa vera, a chi dedichi il successo?
Alla mia famiglia in primis, e poi con il cuore a tutte le persone che lavorano in scuderia che mi danno fiducia la mattina.

 

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